I mezzi di comunizacione «costituiscano oggi una delle grandi forze che modellano il mondo»[1]. Giocano nel mondo di oggi, soprattutto, una funzione di informazione e di intrattenimento, possiamo citare anche immediatamente dopo l’operazione culturale, educazionale e, infine, l’evangelizzazione[2]. Ci sono le domande. I mass media anche affrontato altre sfide, altre missioni? E tra gli esperti dei media appare l’aspetto del servizio alla famiglia, che offre il soggetto della mia prelezione di oggi?

Tutti sanno che le moderne tecnologie e mezzi di comunicazione sono rivolte all'uomo, e di conseguenza alla famiglia. L'uomo è il creatore, plasmando i mezzi di comunicazione (tecnologie) e la trasmissione (il messaggio) e lo stesso uomo viene poi modellato da questi mezzi e questi messaggi. Il determinismo tecnologico del canadese studioso - Marshall McLuhan parla di reciproca formazione, interazione. Tuttavia, questa interazione evita il termine di «servizio», forse perché porta determinati obblighi derivanti dall'ordine morale, da una visione: chi è l'uomo e come si realizza in se stesso e nella comunità. Quindi abbiamo da una parte i mezzi di comunicazione che sono nel mondo contemporaneo e questione: a chi o a che cosa servono? All'uomo che li ha creati? Alla famiglia in cui l’uomo si è nato, matura, e poi inizia la propria? Parlando di mass media io penso di mass media tradizionali (stampa, radio, televisione) e quelli nuovi: Internet e telefoni cellulari con accesso a Internet. Questi ultimi hanno una particolare influenza sulla famiglia nella cultura contemporanea in Europa e nel mondo.

Nel 2008 è stato presentato dalla Commissione Europea un rapporto sulla sicurezza dei bambini su Internet dal titolo Towards a Safer Use of the Internet for children in the EU - a parents' perspective (Verso un uso più sicuro di Internet per i bambini in Europa - e la prospettiva dei genitori)[3]. I test sono stati effettuati per genitori con figli di età compresa tra 6-17 anni in 27 paesi dell’Unione Europea. La pubblicazione europea mostra che il 75% dei bambini nella UE già utilizzano Internet. Allo stesso modo, quello che sui telefoni cellulari: il 63% bambini di dieci anni in Europa hanno un telefono cellulare, di cui 11% ha accesso telefonico a Internet. Nella maggior parte dei paesi europei un più ampio gruppo di utenti sono i genitori dei loro figli. La differenza è di 9 punti percentuali (genitori - 84% dei bambini - 75%). Questi dati sembrano contraddire i risultati generalmente accettati che i bambini spesso utilizzano Internet quanto i loro genitori. Tuttavia, le differenze possono essere visti nel gruppo di età 11-17 anni. I bambini più grandi, tra cui una maggiore partecipazione alla navigazione sul Web dei loro genitori (bambini di età compresa tra 15-17 anni - 86%, e genitori 85%).

È i mass media, soprattutto quelli nuovi: così comune, e il mercato delle comunicazioni vincente, servono alla famiglia? E se sì a quale livello e quali aspetti della vita? Illustro quattro dimensioni, in cui possiamo parlare del ruolo servile dei mass media alla famiglia.

[1] Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la XIV Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali Ruolo delle comunicazioni sociali e compiti della famiglia, Città del Vaticano 1980.

[2] Cf. L. Masterman, Teaching the Media, New York 1985, 3-17.

[3] Indagini di Eurobarometro sono effettuati per conto della Commissione europea dal 1973, ogni volta, la metodologia utilizzata è la stessa: in ogni Stati membri dell'Unione europea sono condotte interviste individuali (faccia a faccia) con un gruppo rappresentativo di 1.000 adulti selezionati casualmente. Rapporti di ricerca sono pubblicati sul Commissione europea:

http://ec.europa.eu/information_society/activities/sip/eurobarometer/index_en.htm, (data di lettura dal 8 gennaio 2010). Raport Towards a Safer Use of the Internet for children in the EU - a parents' perspective marcato con il numero 248 è stato pubblicato in dicembre 2008.